Vivi Montese

HOTEL RISTORANTE BELVEDERE
Vivi Montese

Montese, comune della provincia di Modena, è un paese da vivere in tutte le stagioni, dove ancora oggi si mantengono intatti il clima salubre e l’aria pulita che già dalla fine dell’Ottocento lo hanno reso una meta privilegiata per gli illustri studiosi dell’Ateneo bolognese.

Il paese si è sviluppato ai piedi della Rocca duecentesca, oggi completamente restaurata, dove si possono ammirare la doppia cinta muraria, con il portale a sesto acuto, la torre merlata e la cisterna.

Nell’edificio principale, a due piani, è collocato il Museo Storico. Altre attrattive storico-architettoniche sono l’antica Ghiacciaia e le trincee del Montello.

PROFUMI NOSTRANI

La Patata di Montese

Ciò che distingue la patata di Montese dalle altre varietà presenti in commercio è il suo sapore particolare, che le deriva dalle caratteristiche dei terreni della zona di produzione, unitamente alla elevata conservabilità del prodotto senza ricorrere a trattamenti chimici. Le varietà principalmente coltivate sono Spunta (a pasta gialla), Kennebec (a pasta bianca), Desireé (a buccia rossa e pasta gialla). La patata è stata per lunghi anni alla base dell’alimentazione contadina, e la sua radicata presenza si evince da numerose piatti e ricette locali (dai primi ai secondi come ai dolci) che la includono come ingrediente principale. Per la preparazione dei dolci la farina di patate era preferita a quella convenzionale perché rendeva più soffice e delicato l’impasto.
I SAPORI DELLA TRADIZIONE

Parmiggiano Reggiano

I primi caseifici per la produzione del Parmigiano Reggiano sono nati nel secondo dopoguerra, ma da secoli in ogni casa si preparano il formaggio e la ricotta per il consumo familiare.
La purezza del territorio permette di creare un grande parmiggiano reggiano e alcuni caseifici di Montese hanno una lunga tradizione di produzione e vendita.
I SAPORI DELLA TRADIZIONE

Crescentine, Ciacci e Castagne

Un tempo l’alimentazione della gente di montagna era molto semplice basata quasi esclusivamente sulle castagne, trasformate in farina e quindi in polenta, crescentine e ciacci accompagnati da latticini o insaccati. Le crescentine, cotte nelle teglie di terracotta (le tigelle) ed i ciacci venivano preparati anche con la farina di frumento, come le zampanelle, “cugine” dei borlenghi, dai quali si differenziano per il condimento, che a Montese è preparato a crudo. La raccolta delle castagne e la loro trasformazione in farina, per essere utilizzata come principale alimento dalle popolazioni montanare, è stata per molti secoli e fino a pochi decenni fa alla base dell’economia locale.
ARMONIA E NATURA

Gli Itinerari e la Linea Gotica

Il territorio di Montese è attraversato da una rete sentieristica di circa 130 km, che si dirama dal Sentiero Belvedere. Percorrere i sentieri di Montese, che si snodano tra natura e testimonianze artistiche, può aiutare a comprendere l’evoluzione nel tempo del rapporto tra l’uomo e il territorio.
Tra borghi e boschi, arricchita di monumenti e musei, si snoda la rete dei Luoghi e dei Sentieri della Linea Gotica che come un dialogo tra il passato di un lungo anno di guerra e un presente volto alla pace, il Museo Diffuso percorre le montagne e le valli del montesino raccontando la durezza del periodo che dall'estate del '44 porta al termine della Seconda guerra mondiale, nell'aprile del '45.